Sirtuine e longevità: un campo di ricerca in evoluzione

Se ti interessa la longevità, è probabile che tu abbia già sentito parlare delle sirtuine. Pochi altri termini hanno suscitato così tante speranze, titoli di giornale e investimenti nel mondo della ricerca sull’invecchiamento. Ma cosa sono davvero? Perché un gene scoperto nel lievito ha scatenato tanto entusiasmo nella comunità scientifica? E cosa abbiamo imparato nel frattempo? La storia delle sirtuine è un esempio di quanto sia affascinante ma anche complessa la ricerca per una vita lunga e in salute.
Origini silenziose: cosa sono le sirtuine
Il nome sirtuine deriva da “Silent Information Regulator 2”, o Sir2, un gene scoperto per la prima volta nelle cellule di lievito. Inizialmente era noto per il suo ruolo nel silenziare tratti specifici del DNA, soprattutto nelle estremità dei cromosomi, i telomeri. Ben presto, però, si scoprì che Sir2 influenzava anche quante volte le cellule di lievito potevano dividersi prima di diventare inattive. Una scoperta che fece molto rumore: se un gene poteva rallentare l’invecchiamento nel lievito, poteva forse funzionare anche in organismi più complessi?
Infatti, geni simili furono trovati anche nei vermi, nelle mosche e infine nell’essere umano. Oggi conosciamo sette sirtuine, da SIRT1 a SIRT7. Regolano processi cellulari fondamentali come il metabolismo energetico, la riparazione del DNA e la risposta allo stress. Sono strettamente dipendenti dal NAD, una molecola che tende a diminuire con l’età. Questo legame ha reso le sirtuine un punto centrale della ricerca sulla restrizione calorica, una strategia che in molte specie ha dimostrato di allungare la durata della vita.
Il momento di gloria: vino rosso e speranze
All’inizio degli anni 2000, le sirtuine sono entrate nel cuore della ricerca sulla longevità. I ricercatori Leonard Guarente e David Sinclair scoprirono che SIRT1 poteva essere attivata dal resveratrolo, una sostanza presente anche nel vino rosso. I media reagirono con entusiasmo. Un composto naturale che imitava i benefici della restrizione calorica e rallentava l’invecchiamento? Sembrava quasi un miracolo.
Ma la realtà era più complessa.
Sinclair fondò Sirtris Pharmaceuticals per sviluppare molecole in grado di attivare le sirtuine. Nel 2008, GlaxoSmithKline acquistò l’azienda per 720 milioni di dollari. Poco dopo, però, arrivarono le critiche. Alcuni studi dimostrarono che gli effetti del resveratrolo erano dovuti a errori sperimentali, e altri non riuscirono a replicare i risultati negli animali. Il progetto fu abbandonato. L’euforia iniziale si trasformò in delusione.
Cosa sappiamo oggi delle sirtuine
Nonostante il clamore si sia attenuato, l’interesse scientifico per le sirtuine continua. Oggi sappiamo che agiscono come deacetilasi: modificano altre proteine e influenzano quali geni vengono attivati nelle cellule. Alcune sirtuine, come SIRT6, sono cruciali per la stabilità del metabolismo e per la riparazione del DNA. In esperimenti su topi, la mancanza di SIRT6 ha portato a morte precoce, mentre la sua sovraespressione ha mostrato potenziali effetti positivi sulla longevità.
Molte speranze iniziali si sono però ridimensionate. L’idea che le sirtuine siano il principale meccanismo dietro i benefici della restrizione calorica è oggi superata. Alcuni studi dimostrano che la longevità può aumentare anche in loro assenza. La lezione è chiara: l’invecchiamento è regolato da una rete complessa di fattori, non da un singolo gene.
Nuove direzioni per la ricerca sulla longevità
Le sirtuine non sono più al centro della scena. L’attenzione si è spostata verso altri percorsi molecolari che offrono risultati più affidabili. Tra questi, il pathway TOR (Target of Rapamycin) è particolarmente promettente. TOR è un sensore di nutrienti che regola la risposta cellulare alla disponibilità di cibo. La svolta è arrivata con la scoperta che la rapamicina, un farmaco che inibisce TOR, può prolungare la vita e ridurre l’incidenza di malattie legate all’età in numerosi studi sugli animali. A differenza delle sirtuine, questi risultati sono stati riprodotti in molte specie diverse. Anche la restrizione calorica agisce attraverso un insieme di segnali interconnessi, e proprio questo complesso sistema è oggi oggetto di intensa ricerca.
Dal gene al sistema: una visione più ampia
La scienza dell’invecchiamento è diventata più matura. Anche studiosi come Brian Kennedy o Matt Kaeberlein, che in passato hanno contribuito in prima linea alla ricerca sulle sirtuine, si concentrano oggi su meccanismi più robusti come il pathway TOR. Questo approccio consente una comprensione più profonda dei processi biologici e risultati più affidabili.
Questo cambiamento riflette un’evoluzione generale nella scienza della longevità: meno fiducia in singoli “geni miracolosi”, più attenzione alla complessità dei sistemi biologici. L’interesse oggi è rivolto a come geni, proteine e metabolismo interagiscono tra loro. Capire queste dinamiche è essenziale per sviluppare strategie efficaci contro l’invecchiamento. Le sirtuine hanno dato un contributo prezioso, ma i percorsi più promettenti oggi si trovano altrove.
Cosa possiamo imparare dal caso sirtuine
La vicenda delle sirtuine non è solo una storia di successi e fallimenti. È un esempio concreto di come procede il progresso scientifico. Da un gene scoperto nel lievito è nato un movimento globale, che ha coinvolto scienziati, investitori e media. Anche se non si è tradotto in una terapia rivoluzionaria, ha lasciato un messaggio importante: la scienza richiede tempo, spirito critico e apertura ai dati. Le sirtuine non sono più le protagoniste della scena, ma restano parte del puzzle. In futuro, potrebbero tornare utili come parte di strategie integrate per rallentare l’invecchiamento.
Vuoi saperne di più?
- The David Sinclair $720,000,000 Train Wreck! by Dr Brad Stanfield (10.03.2024)
- Aging Research—Where Do We Stand and Where Are We Going? - ScienceDirect
- Questions hang over red-wine chemical | Nature
- Matt Kaeberlein auf X: „@CharlesMBrenner @philo00 @elhuronrafa (16. Feb. 2022)
- Resveratrol, Fasting, & Rapamycin | Matt Kaeberlein - Dr Brad Stanfield
- Substrate-specific Activation of Sirtuins by Resveratrol * Kaeberlein, Matt et al. Journal of Biological Chemistry, Volume 280, Issue 17, 17038 - 17045
- The SIR2/3/4 complex and SIR2 alone promote longevity in Saccharomyces cerevisiae by two different mechanisms
- Rogina B, Helfand SL. Sir2 mediates longevity in the fly through a pathway related to calorie restriction. Proc Natl Acad Sci U S A. 2004 Nov 9;101(45):15998-6003. doi: 10.1073/pnas.0404184101. Epub 2004 Nov 1. PMID: 15520384; PMCID: PMC528752.
- Tissenbaum HA, Guarente L. Increased dosage of a sir-2 gene extends lifespan in Caenorhabditis elegans. Nature. 2001 Mar 8;410(6825):227-30. doi: 10.1038/35065638. PMID: 11242085.
- Getting The Benefits Of Red Wine From A Pill? Not Likely. By John LaMattina, Mar 19, 2013 (Forbes)
- Matt Kaeberlein reflects on "David Sinclair’s Longevity Lie"